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ADD&SUBTRACT
Istantaneo dualismo

from 26 September 2019
to 26 October 2019


ADD&SUBTRACT
“Istantaneo dualismo”
CRISTINA GORI-ALESSANDRO CARDINALE
 
dal 26 SETTEMBRE al 26 OTTOBRE 2019, la Mostra bipersonale degli artisti Cristina Gori e Alessandro Cardinale,
 
curata da Stefano Forgione.
 
Vernissage 26 settembre ore 18:30 in via Mancini 19 Avellino
 

Nella bipersonale “Add&Subtract” Alessandro e Cristina, compagni anche nella vita, Cristina raffinata fotografa e performer e Alessandro eclettico artista capace di disegnare “il vuoto”, presenteranno i loro ultimi lavori.
<<Nell’opera di Alessandro Cardinale graffiando con una punta metallica la superficie di un plexiglass trasparente, l’artista ricrea quelle che possono essere definite gigantesche diapositive. Partendo da una superficie completamente dipinta di smalto nero va ad incrociare migliaia di graffi che in partenza sono un groviglio indistinto e solo dopo una lunga lavorazione prendono forma.
La luce attraversa la lastra tramite questa intricata trama di filamenti che letti nell’insieme costituiscono immagini di appunti personali.
In un’epoca digitale in cui le immagini si creano e si modificano sempre più rapidamente l’artista recupera la lentezza intesa come concentrazione ed equilibrio, cercando di fissarla in una lastra andando a togliere il materiale in eccesso come si fa per la scultura ed andando a dilatare nel tempo quella che inizialmente era solo un’istantanea.>>


Nei suoi lavori si apprezza la capacità, la perizia, la sensibilità e la modernità di un gesto antico, come la scultura, nel lavorare delicatamente una materia plastica. Nell’osservare le sue opere si resta affascinati da più fattori, uno su tutti la luce che permette all’opera di esistere. La sua capacità manuale nell’adoperare uno spillo con cui sottrae la materia, gioca continuamente con il restituire all’osservatore un’immagine nitida, quasi fotografica, pur essendo la stessa frutto di una parsimoniosa e unica tecnica manuale.
Non a caso, l’utilizzo del nero come fondo su cui sottrarre, potrebbe rappresentare un punto di partenza “buio”, ma la creatività, la tecnica e la genialità permettono alla stessa opera, che come già detto vive di luce, di restituire un’immagine che si basa sulla trasparenza.
Il legame con Cristina Gori si basa su due fattori principali, uno di carattere culturale, l’altro di carattere tecnico.
Infatti Cristina, nel progetto fotografico HELIX, parte dal concetto di simbiosi e legame con la Natura che sta alla base della sua ricerca artistica.

<<La tensione verso di essa, il rapporto dualistico di imitazione ed ibridazione è ricerca di se stessi e tentativo di farne parte, similmente al rapporto simbiotico tra l'edera e la pianta a cui la stessa edera si ancora flessuosa. Helix, sostantivo latino con cui veniva indicata l'edera (hedera) era nell'antichità anche simbolo di Dioniso ed assieme alla vite rappresentava il dualismo : luce/oscurità, vita/morte, essendo una pianta di ombra e di freddo. In Helix, l'artista pigmenta la propria pelle di nero, diventando substrato-natura per i cicli infiniti della natura e la sua perpetuazione infinita.>>

Anche nell’opera di Gori, la luce gioca un ruolo importante, in questo caso utilizzata con la tecnica fotografica, fa sì che il fondo nero e se stessa dipinta di nero, concentrino l’osservatore sui colpi di luce che l’edera riflette, lasciando la protagonista e l’autrice quasi come “la stessa materia nera” che Alessandro utilizza in contrapposizione “eliminandola”.
Osservando i due artisti si percepiscono tutte le diverse capacità di rappresentazione artistica, ma il fattore che le accomuna pone l’osservatore in un ermetico dubbio sull’essere attratti dall’addizione (Cristina), o la sottrazione (Alessandro), o ancora apprezzare il vuoto o il pieno, la luce o l’ombra, la madre o il padre, intesi come il gesto o non gesto, amletico dubbio che nel mondo dell’arte esiste da sempre e che i due artisti sono riusciti splendidamente a rappresentare.
Saranno presenti anche opere “storiche” di Alessandro Cardinale del ciclo “ Nu-Shu” che prende spunto da un linguaggio segreto creato dalle donne in antichità in Cina nella regione dello Hunan, all’insaputa dell’uomo, per poter comunicare tra di loro le proprie memorie ed esperienze tramite dei ricami su ventagli e vestiti che venivano scambiati dall’uomo per semplici decorazioni. Si trattava invece di messaggi cifrati che si tramandavano di generazione in generazione come testimonianza silenziosa della condizione femminile di quel tempo.
Le opere esposte in legno o in cotone, nelle quali si apprezzerà sicuramente l’indubbia capacità dell’artista di scolpire “il vuoto” e far vivere l’opera con giochi prospettici che restituiscono l’immagine soltanto da determinate angolazioni, trasmettono un messaggio criptato che sarà decodificato allontanandosi dalla scultura, esattamente come il gesto delle donne cinesi.


 Ingresso gratuito.


Info mostra: axrtgallery.com

Info@axrtgallery.com

Cell: +393355819837

Tel: +39 082525851



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